Il Centro Studi Sereno Regis, il Convitto Nazionale Umberto I e il Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti propongono un corso di aggiornamento per docenti della Scuola Secondaria Superiore:

VEDERE L’ALTRA FACCIA DELLA STORIA
Un percorso didattico interdisciplinare sulla storia della pace nel Novecento 

Premessa

Se la storia è memoria collettiva formata e costruita in modo da avere un significato, e se nel fare storia si mette in atto un vitale e continuo rapporto passato-presente, diventa sempre più importante porsi il problema di come insegnare la storia, perché da essa si possano trarre efficaci spunti di riflessione per il vivere civile, alla luce dei problemi della realtà odierna.

Due in particolare sembrano le concezioni che la storia contemporanea ha posto radicalmente in crisi:

a- l’idea di progresso-sviluppo così come si è affermata nella storia dell’Occidente dall’età moderna a tutto il secolo scorso -e anche a buona parte del nostro-, che oggi rivela tutti i suoi limiti, alla luce delle conseguenze sociali e ambientali che tale modello lineare e meccanicistico ha prodotto.

b- l’idea di guerra-difesa come si è affermata dalla Rivoluzione francese in poi, soprattutto nelle forme che essa ha assunto nel nostro secolo.

L’armamento atomico sintetizza emblematicamente entrambi gli aspetti: è uno dei più importanti frutti del progresso raggiunto – nell’accezione principale che il termine ha nella cultura occidentale, cioè di progresso scientifico tecnologico – ed è il più potente mezzo di guerra o meglio di dissuasione, forma assunta dai modelli di difesa nel sistema bipolare e tuttora presente, sebbene il contesto internazionale sia mutato.

Finalità 

Alla luce di tali considerazioni, finalità del corso di aggiornamento è quella di rendere visibile una contro-narrazione di quanto è stato fatto per costruire percorsi di pace, affinché diventi parte integrante del bagaglio collettivo della società di oggi e per il futuro.

Se il XX secolo è stato infatti il secolo dei campi di sterminio, della bomba atomica, dell’allarme ambientale, del mal-sviluppo, è stato anche l’età di Gandhi, di Martin Luther King e delle rivoluzioni nonviolente in diverse parti del mondo.

La strategia nonviolenta di trasformazione dei conflitti appare oggi, in un contesto di grande complessità e con l’altissimo grado di distruttività raggiunto dagli strumenti bellici, l’unica via razionale per risolvere le controversie, l’unica strada compatibile con la sopravvivenza dell’umanità.

Se dunque la storia è interpellata dai problemi del presente e se ogni storiografia è un particolare sguardo sul passato alla luce di essi, l’assunzione di un’ottica nonviolenta nella storia può avere oggi un grande significato ed una rilevanza teorica e politica.

Obiettivi

a- di conoscenza

  • Far conoscere eventi, figure, processi, movimenti poco noti nella costruzione della pace dal Novecento ad oggi, presentando una diversa narrazione storica, articolata in tre moduli tematici: opporsi alla guerra; lottare con la nonviolenza; far pace con la natura;
  • Far emergere alcune sinergie tra movimenti contro il militarismo e la guerra, i movimenti per l’indipendenza, i diritti civili e sociali e i movimenti in difesa dell’ambiente.

b- di riflessione

  • Considerare le diverse forme di violenza, diretta e indiretta, tra gli esseri umani e nei confronti della natura che caratterizzano alcuni eventi e processi emblematici della storia del Novecento e il contesto nel quale sono maturati;
  • Comprendere cosa ha favorito e cosa ha ostacolato l’azione di pace, prendendo in esame alcuni casi di studio nell’ambito dei tre moduli proposti;
  • Ricavare dagli esempi studiati un diverso paradigma di conflitto, capace di contenere la violenza e di sviluppare relazioni costruttive, nel rispetto della diversità e dell’equità.

c- di azione

  • Motivare a impegnarsi in forme di cittadinanza attiva nel proprio contesto;
  • Motivare allo sviluppo di competenze di intervento nonviolento nei conflitti.

Durata

La durata del corso è di 20 ore complessive; gli incontri saranno articolati anche in relazione alle esigenze dei partecipanti.

Metodologia

Nel percorso si alterneranno momenti di presentazione di contenuti a momenti in cui si prenderanno in esame filmati, si svolgeranno attività riflessive, lavori di gruppo, confronti in plenaria.  Saranno utilizzate fonti documentarie e iconografiche di diverso tipo, anche in funzione della preparazione di unità didattiche per gli studenti che siano rispondenti a modalità di insegnamento della storia più coinvolgenti e adeguate agli sviluppi della storiografia contemporanea.

Tappe del percorso

Venerdì 7 settembre 2018, ore 9,30-12,30  e 14-17,30 (6,30 h), aula Onda, via Bertola,10

Saluto del Rettore del Convitto Nazionale Umberto I, prof. Giulia Guglielmini

  • Presentazione del progetto nel suo complesso: finalità, obiettivi, contenuti, metodologia, a cura del Centro Studi Sereno Regis
  • Bruno Maida (Università di Torino): “Dalla guerra alla pace. L’infanzia nei dopoguerra del Novecento”
  • Presentazione del primo modulo: “No alla guerra, superare l’idea del nemico”;
  • Presentazione del secondo modulo: “Satyagraha: la forza della nonviolenza per costruire giustizia”;
  • Presentazione del terzo modulo: “Gaia: la nostra casa comune”;
  • L’uso delle fonti nell’insegnamento della storia: Franca Manuele e Caterina Amadio (CIDI)
  • Studio di casi e riflessioni sulle dinamiche di violenza e nonviolenza nei conflitti.

Lavoro autonomo dei docenti per l’elaborazione di unità didattiche  e di tracce di lavoro per gli studenti (6h)

Partecipazione al convegno “Una controstoria del Novecento per costruire politiche di pace”, sabato 6 ottobre 2018 (mattinata: 9,30-13), presso la Sala Poli del Centro Studi Sereno Regis, via Garibaldi, 13, che prevede le seguenti relazioni:

  • Giorgio Giannini, storico: Controstoria della prima guerra mondiale;
  • Anna Bravo, storica: Storie di sangue risparmiato;
  • Pietro Polito, direttore Centro Gobetti. Aldo Capitini: alle origini della nonviolenza italiana;
  • Elena Camino, IRIS (Istituto ricerche interdisciplinari per la sostenibilità). Ambientalismi: protezione, rivendicazione, reverenza.

Incontro conclusivo di restituzione e valutazione: venerdì 12 ottobre 2018, ore 14,30-18,30, aula Onda, via Bertola, 10 (sede distaccata Convitto Nazionale Umberto I)

Laboratori didattici su:

  • Testimonianze dalla grande Guerra: La storia del soldato Toby (Franca Manuele);
  • Il tamburo di latta (Caterina Amadio);
  • Il salvataggio degli Ebrei in Danimarca e in Bulgaria durante la seconda guerra mondiale: confronto di casi (Angela Dogliotti e Paolo Candelari)
  • Riconoscere i Giusti e il bene possibile (Associazione Gariwo, fondata da Gabriele Nissim)
  • Casi e/o riflessioni sulle lotte nonviolente (Dario Cambiano ed Enrico Peyretti)
  • Casi e/o riflessioni sulle lotte per la protezione dell’ambiente e per la conquista di diritti dei ‘non-umani’  (Elena Camino)

Possibili sviluppi con gli studenti: realizzazione di lavori (manifesti, tabelloni, ricerche, video…) a partire da situazioni, casi e figure presentati nella mostra “100 anni di pace” che sarà allestita a novembre 2018 presso il Centro Studi Sereno Regis.

Il corso è gratuito e verrà rilasciato un attestato finale ai fini dell’aggiornamento.

Coordinatrici: prof. Elena Camino, Istituto di Ricerche Interdisciplinari per la Sostenibilità, Università di Torino; prof. Angela Dogliotti, Centro Studi Sereno Regis.


Per info e iscrizioni, inviare mail a: [email protected] indicando nome e cognome del/la docente, mail e possibilmente un recapito telefonico, scuola, classi e materie di insegnamento